Per contrastare la diffusione del virus Regione Lombardia ha scelto di usare la “clava”, soprattutto dopo aver letto l’ultimo Dpcm, evidentemente giudicato troppo morbido. Così il governatore Attilio Fontana sembra deciso a instaurare il coprifuoco a partire dalle 23. Provvedimento che avrebbe ottenuto anche il via libera dal ministro della Salute Robero Speranza. Anche i rappresentanti della giunta mortarese danno per scontato l’entrata in vigore del coprifuoco a partire da domani, giovedì 22 ottobre. “Deve essere chiaro che coprifuoco – spiega a chiare lettere il sindaco Marco Facchinotti (nella foto) – significa che non ci si può muovere di casa. Neanche a piedi. Ma pare che questo concetto non sia stato capito del tutto. Gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino saranno possibili solo per ragioni indifferibili e di comprovata necessità”. Esattamente come accadeva nei giorni del lockdown totale. E, proprio come allora, tornerà l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti effettuati negli orari in cui ne è fatto divieto. Ma andiamo con ordine, partendo dalle certezze. Il primo punto fermo è il Decreto per Presidente del consiglio dei Ministri che è entrato in vigore lunedì scorso, 19 ottobre. Le novità principali: le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5 sino alle 24 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle 18 in assenza di consumo al tavolo.Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. E’ obbligatorio per gli esercenti esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti.Luca Degr